Importanza della comunicazione non verbale inconscia – involontaria
  • Il nostro corpo è veicolo fondamentale nella relazione interpersonale.
    La nostra relazione con gli altri "passa" e si "colora" attraverso la comunicazione non verbale, per lo più inconscia e, perciò, involontaria: attraverso il tatto, la mimica facciale, l'espressione dei nostri occhi, l'intensità e la modulazione della voce, la nostra gestualità. Purtroppo non ci rendiamo conto dell'importanza di questa modalità della comunicazione. E, soprattutto, non la conosciamo: noi non ci vediamo in faccia; non sentiamo la nostra voce come la sentono gli altri; ecc.

  • Per conoscere la nostra comunicazione corporea, spontanea e istintiva, e la sua significativa valenza (o positiva o negativa o neutra) possiamo utilizzare registratore, filmati, video-tape; avere informazione e un giudizio su come comunichiamo da chi ci è vicino in modo molto amichevole; possiamo osservare la "reazione" di risposta degli altri per dedurre la qualità della nostra "azione" precedente; analizzare in quali momenti e situazioni siamo abitualmente più irritabili o siamo più positivi. Ma, soprattutto, dobbiamo sapere che la nostra comunicazione sarà per lo più negativa se vogliamo ottenere risultati subito ed ad ogni costo; se abbiamo fretta; se curiamo soprattutto l'efficienza; se siamo competitivi; se ci lasciamo coinvolgere nella "guerriglia di potere" (chi è il più bravo, chi ne sa di più, chi deve dire l'ultima parola?); se siamo arroganti, stanchi, annoiati, gelosi, invidiosi, delusi, angosciati.
    La nostra relazione sarà, invece, positiva se siamo grandi d'animo e sereni; se siamo fiduciosi in noi stessi; se abbiamo ancora voglia e speranza; se abbiamo la gioia di vivere dentro...

  • Questa modalità non va attuata – ricercata come strategia opportunistica (vedi corsi per venditori), ma come risultato di un'analisi personale profonda della nostra capacità di accettazione e alleanza.

  • È evidente che è molto difficile (se non impossibile) avere modalità di relazione positiva sempre e in tutte le situazioni. Non sempre siamo calmi, magnanimi, illuminati.
    Oltre al resto, la qualità della relazione non dipende solo da noi! A volte nascono conflitti che non si possono elaborare e far sfociare in occasioni di crescita. Ma è importante prendere coscienza dei nostri atteggiamenti e tentare di avvicinarci al rapporto positivo indicato, perché questa è la strada per essere credibili, efficaci, costruttivi, perché questa modalità si basa sul valore della simpatia e dell'empatia, sulla capacità di essere "alleati" veramente, sinceramente, correttamente, gli estremi della negatività e della positività nel rapporto sono le conseguenze della diade relazionale odio-amore.

  • È pure importante saper decodificare la comunicazione non verbale degli altri senza lasciarsi coinvolgere troppo emotivamente da quella che istintivamente leggiamo come negativa. Una persona può essere "negativa" con noi senza volerlo. La comunicazione inconscia ed involontaria (proprio perché non volontaria!) è"incolpevole" e perciò non la si deve giudicare moralmente.
    Spesso è frutto di malattia, nevrosi, paura, stanchezza, conseguenza di esperienze negative del passato: è sempre il risultato di una storia; e perciò, spesso, va ben oltre la situazione contingente del rapporto che gli altri hanno con noi in quel momento specifico.