Vera accettazione
  1. ATTEGGIAMENTI E COMPORTAMENTI NON CORRETTI

    II problema più difficile da superare, da parte dei i familiari e degli operatori sociali, è saper accettare profondamente i propri figli / fratelli / giovani della comunità.
    Accettare ognuno come persona, più che come problema; riuscire a voler loro bene e a manifestarglielo e, non solo, a volere il loro bene.
    Chi non si sente accettato profondamente non si accetta. E, quindi, va in depressione o diventa aggressivo.

    La difficoltà di accettazione profonda si riflette in atteggiamenti inadeguati.

    Da un punto di vista emotivo:

    • Rifiuto (anche solo inconscio), esplosività
    • Iperprotezione

    Entrambi questi atteggiamenti sono espressioni esasperate "dell'ambivalenza relazionale": a volte solo grande attaccamento e ostilità; nei casi estremi, amore e odio.

    Da un punto di vista operativo:

    • atteggiamento fatalistico di chi, rassegnandosi, non tenta tutte le strade per sviluppare le effettive potenzialità del disabile
    • atteggiamento che, non riconoscendo l'effettiva limitazione dovuta alla disabilità, si esplicita in eccessive aspettative, che portano all'"accanimento educativo - terapeutico", con frequenti conflitti tra familiari, operatori e/o con le strutture di accoglienza

  2. ACCETTAZIONE DELLE NEVROSI

    Abbiamo imparato, con fatica, ad "accettare" l'handicap fisico e, anche se non sempre, la disabilità intellettiva.
    Ma anche l'handicap psichico?
    Ma, certamente (ed è ancora più difficile!) dobbiamo imparare ad "accettare" anche l'eventuale sintomatologia nevrotica che, a volte, i nostri giovani / adulti portano con sé, con loro grande sofferenza.
    Anche loro, tra l'altro, convivono con le nostre piccole nevrosi !
    Soprattutto di fronte a comportamenti nevrotici dobbiamo attuare modalità di intervento basate sull'approccio psicologico di alleanza: saper leggere l'emotività; saper convivere con il problema; avere"comprensione" e pazienza; avere capacità di ascolto; comunicazione non verbale positiva; suscitare empatia; agire sul contesto; favorire ciò che a loro piace e ciò che sono capaci di fare.