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- OBIETTIVI SPECIFICI
Gli obiettivi (le finalità intermedie) che ispirano ed orientano strutture, obiettivi ed attività della Comunità Socio Educativa possono essere così sintetizzate:
- far vincere al portatore di handicap le sue paure: la paura di non saper contenere ed orientare le proprie emozioni, la paura del rapporto interpersonale;
- far crescere la sua autostima: con la scelta di mansioni e di ruoli adeguati, con la presa di coscienza delle proprie capacità residue;
- sviluppare le capacità di base: attenzione, concentrazione, osservazione; favorire l'introiezione dei processi con la verbalizzazione di quanto si va facendo;
- aiutare lo sviluppo psicomotorio: visto come accettazione positiva del proprio corpo, ma anche come coordinamento e manualità fine;
- migliorare la socializzazione: intesa non solo come star bene insieme in una determinata situazione o in un tempo particolare, ma come esperienza positiva, per far acquisire capacità di adattamento tali da poter vivere meglio anche in altre situazioni e nella vita. In particolare, accrescere il gusto del vivere in gruppo, abituarsi ad accettare "le regole" ed a verificarne l'utilità; collaborare e partecipare a progetti con assunzione di responsabilità e d'autonomia nel gruppo; riconoscere le proprie capacità, ma anche i propri limiti (esame di realtà): vivere nella realtà secondo il modello posizionale (capacità di gestione di ruoli sociali attivi e differenziati);
- far acquisire un'identità di adulto, e per chi ne ha la possibilità, anche una certa mentalità lavorativa: far esperienza di rapporto in un'organizzazione e struttura complessa così da recepire spazi, orari, ruoli, regole, gerarchie, mansioni e sequenze di operazioni; rapporti con il territorio.
In sintesi la Comunità, vuole proporsi come ambiente nel quale si dà più spazio alla relazione ed alla condivisione, dove si privilegia la crescita globale della persona: ognuno trova il proprio benessere grazie ad esperienze gratificanti e a rapporti vitali che aiutano a trovare risposte positive alle esigenze personali di corretta accettazione e rispetto.
La Comunità Socio Educativa può essere per alcuni anche esperienza di "passaggio" che esige un successivo riorientamento in altre strutture più adeguate.
- FINALITÁ ULTIMA
Benessere: quale? Come? Con chi?
Abbiamo detto spesso che il fine più ambizioso dell'intervento e dell'impegno con i nostri giovani è il loro benessere integrale (fisico e psicologico), la qualità della vita.
Vale la pena di specificarne contenuti e priorità. Vi sembreranno cose ovvie, cose che vogliamo anche per noi stessi. Appunto! Credo che possano essere (con le necessarie differenze, con l'attenzione alle esigenze personali, nel limite delle possibilità realistiche) quanto desideriamo anche per loro.
Pre-requisiti di base:
- Non avere(possibilmente) problemi fisici, dolori, malattie...
- Non essere (possibilmente) angosciati, nervosi, a disagio...
- Vivere in un ambiente sano, sicuro, pulito...
Benessere è:
- Avere tutto il necessario per vivere (e un po' di superfluo!): per l'igiene personale, il dormire, il mangiare, il bere, il vestirsi con una certa possibilità di scelta; stare in un ambiente tranquillo, spazioso, riscaldato, nel verde; non essere "mangiati" dalle zanzare...
- Avere la fortuna di vivere in famiglia, o, almeno, in una comunità accogliente; avere sicurezza per il proprio futuro
- Sentirsi soggetti di diritti (non di compassione! Non di concessioni! Non soggetti a continue richieste di gratitudine!)
- Accertarsi ed essere ascoltati con piacere; poter partecipare le proprie gioie e dolori
- Avere qualche libertà di scelta; un minimo di potere; avere soldi sufficienti
- Svolgere attività e lavoro vario
- Fare cose che piacciono: attività espressive e creative, musica, danza, canto, pittura, teatro, film
- Avere possibilità di fare gite, di andare in vacanza, di fare esperienze, piccoli progetti
- Aver possibilità di relax, gioco, palestra, piscina, sport
- Poter fruire di quanto offre la società: teatro, cinema, stadio, bar, walk-man, telefono, TV, computer...
- Avere possibilità di stare soli, in piccolo gruppo, in compagnia; fare festa, almeno ogni tanto...
- Avere relazioni ricche e positive: rapporti affettivi, corretti, significativi e profondi con le persone che vivono con noi; sentirle fondamentalmente alleate, che cioè, non vogliono solo "il nostro bene", ma che ci "vogliono bene"; avere amici; poter amare ed essere amati
- Essere aiutati a capire il cosa, il come, il dove della nostra espansione sessuale, naturalmente secondo l'ampiezza della propria "progettualità individuale"
- Sognare: senza che subito ti tarpino le ali
- Avere la soddisfazione e la gioia di vivere
N.B. É evidente che è molto difficile (se non impossibile) realizzare tutti e sempre gli ideali sopra proposti. Non dipende solo da noi: non siamo onnipotenti e neppure sempre magnanimi ed illuminati. Importante è avere chiari i nostri obiettivi e prendere coscienza dei nostri atteggiamenti: e tentare di avvicinarci al progetto ideale indicato.
Teniamo presente, anche, che facciamo già molto e che i nostri giovani sono spesso più positivi e felici di noi "normaloidi".
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